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Prima settimana nazionale della Sicurezza Stradale

 Resoconto, deduzioni ed osservazioni

 Su iniziativa dei Ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e della Pubblica Istruzione, si e svolta dal 5 al 12 maggio la Prima Settimana Nazionale della Sicurezza Stradale. Nella conferenza stampa tenutasi sabato 11 maggio presso la Prefettura di Bari è stato illustrato il resoconto delle iniziative intraprese.

La settimana è stata inaugurata con una mostra fotografica di A. Coladonato, allestita domenica 5 in via Sparano a Bari: immagini reali e cruente di incidenti stradali che hanno profondamente turbato e fatto riflettere i numerosi visitatori. La stessa mostra è stata riproposta lunedì 6 maggio nel Palazzetto dello Sport di Castellana Grotte durante la tavola rotonda sul tema “Vivere la strada nel segno della sicurezza” organizzato anche dall’A.S. Athletic Basket.

Martedì 7 presso l’ITG “Euclide” di Bari si è svolto un incontro dibattito sul tema “Educazione Stradale e Scuola” dove, fra l’altro, sono stati consegnati gli attestati di benemerenza alle quattro scuole della provincia di Bari che hanno vinto il primo premio nazionale del concorso “Semaforo Verde”.

Venerdì 10 è stata riproposta a Bari, in piazza Ferrarese, la simulazione dal vivo di un sinistro stradale con veicoli incidentati. Nella serata dello stesso giorno, nella sala Tridente della Fiera del Levante, è stata presentata ufficialmente la Fondazione “Ciao Vinny” che si propone di “rendere più sicura la vita di tutti i ragazzi nei luoghi di divertimento notturno attraverso processi di informazione e formazione adeguata”: per la prima volta pubblico e privato insieme per la sicurezza sulle strade!

Al termine della conferenza stampa il Prefetto Tommaso Blonda ha annunciato la costituzione di un Comitato tecnico-scientifico composto da un pool di esperti (forze dell’ordine, volontariato, istituzioni, tecnici, scuola) che metterà a punto una strategia di interventi per creare una maggiore sicurezza sulle nostre strade: meno incidenti e meno morti.

Queste iniziative hanno sicuramente contribuito a creare o rafforzare l’attenzione su questo grave problema sociale che vede la Puglia in controtendenza rispetto ai dati del resto del territorio nazionale: 1022 sinistri nel periodo gennaio-maggio 2002 con 37 morti e 1046 feriti (di cui 13 decessi e 529 feriti nella sola provincia di Bari).

Da più parti è stato chiesto un maggiore coinvolgimento delle Istituzioni Scolastiche. In realtà molte sono le scuole che, da sempre sensibili al problema, organizzano al loro interno attività, progetti e manifestazioni previsti dal POF; è evidente però che ciò non basta. Se analizziamo l’elenco delle scuole che hanno avuto, con il loro progetto di Educazione Stradale, la “nomination” nel concorso nazionale “Semaforo Verde” ci rendiamo conto che la Puglia è la più rappresentata: le iniziative sono tante. Allora dove è il problema?

A nostro parere forse si pone troppo l’attenzione su alcune cause di sinistri (condizioni strutturali delle strade, segnaletica insufficiente, …) che non su altre.

Come le statistiche dimostrano, “le stragi del sabato sera non sono dovute solo a droga e alcool” ma a cattive abitudini con la convinzione che “a me non può succedere” e in questo la Scuola viene lasciata sola, anche dalla famiglia per non parlare poi delle autoscuole che trascurano di approfondire quali sono i comportamenti pericolosi e quelli corretti alla guida.

Un ulteriore punto di riflessione: ha senso, mentre si indice la Settimana della Sicurezza Stradale, elevare il limite di velocità a 150 km/h che equivale a circa 42 m/s? In un secondo l’auto percorre 42 m senza alcun controllo, un’energia cinetica di 900000 J in libertà.

Ed ancora, il mercato dell’auto è pressoché saturo per cui i messaggi pubblicitari proposti dalle case costruttrici devono sollecitare associazioni “diverse” dell’immaginario del potenziale acquirente:“falsi messaggi” che, però; influenzano negativamente i comportamenti alla guida dei giovani (in auto puoi fare palestra, conquistare belle donne, ballare, viaggiare sicuro perché indistruttibile, elevato ambiente sociale, aggressività sessuale, ecc.).

Durante questa settimana sono scese in campo tutte le Istituzioni interessate al problema: la Prefettura, la Questura, il Comando Regionale e Provinciale della Polizia Stradale, il Comando Provinciale dei Carabinieri, i Comandi delle Polizie Municipali, l’A.C.I., l’ANAS, Motorizzazione Civile, Assessorato Provinciale al Traffico, Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Consulta Provinciale degli Studenti, Istituti Scolastici, Associazioni del volontariato, gestori dei locali del divertimento.

Il nostro personale augurio è che tutto quanto fatto in questo periodo non sia dettato solo dall’emozione del momento e ci fidiamo di quanto ascoltato nelle parole del Prefetto:“Manterrò la parola: metterò in sicurezza le nostre strade”. Positivo è già l’inizio: la Polizia Stradale gli ha consegnato la mappa dei punti più a rischio di incidenti.

Domenico Rizzi e Giuseppe Isernia

Docenti ITIS “E. Fermi” Barletta

educazionestradale@stragistop.it

 



Ultimo aggiornamento: 04-12-2006.